Quel morire
stillicidio, gocciolamento, ossessione,
prigioniero della continuazione,
della ripetizione
di luoghi comuni
degli stessi sentieri percorsi e ripercorsi
senza avere la forza di cambiare...

Quel morire
uccidendo l'Amore, abortendo la passione,
scegliendo la parte più marcata dell'indifferenza, comprimere il cuore e non lasciarlo esplodere,
dividere gli uomini per il colore della loro pelle...

Quel morire
non volendo spezzare il pane con nessuno,
quel non rischiare niente e nulla del proprio,
non inseguire più i sogni come aquiloni di bimbi,
quel dividere gli uomini per il loro potere economico...

Quel morire
quando non si ha più il coraggio di partire,
quando non si apre più il Libro della Sua Legge,
quando non si fanno più domande sulla fine
di altri uomini, bestie e delle foreste sparite...

Quel morire
quando si sta in disparte guardando il mondo
che crolla, quando ci si abitua al MALE senza
rivoltarci, quando barattiamo la nostra LIBERTA'
per un tozzo di pane, quando eseguiamo qualsiasi
ordine anche il più nefando...

Quel morire
quando è più facile esistere, campare che vivere,
quando è più facile odiare che amare,
quando è più facile piangere che sorridere.
quando è più facile invidiare che comprendere.