Scroscia languore pervinca il tuo labbro
saggio nel risveglio a scarlatto
col succhio del mio .
Rosicchia istanti il tuo sguardo cereo
accorto sul saldo del sereno
che albeggia sul mio .
Ed è tronfia la tua mano
che rinnova il tatto
ed il tuo ventre che inorgoglisce ...
Niente paura !
Tempo un secondo
e ti mando all'inferno,
stronzo !
Lasciami assaporare
il sapore del mio delirio passato!