PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/02/2009
Si fece tranquilla la morte dell'estate
rotolandosi di colline a frequenze ingiallite
si giacque, infine immobile
stretta fra nuvolaglie gibbose e l'ansimare incupito
del mare

di sicuro -in segreto-
acciambellato nell'ira t'allontanasti dalla pace
serpe fra i sassi
forse
il mio profilo ti parve d'un tratto lieve e gentile
schizzato morbido e liscio, acquarellandosi

non trovando spigoli da azzannare
sputasti dai denti retrattili su te stesso il veleno
rifiutando di capire bene la ragione
della tua ferma, scagliosa pena.
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ram

Dei versi che si possono
dedicare a qualche "infamone".
Di grande impatto

ciao Davide

il 10/02/2009 alle 13:47

Già l'incipit, "Si fece tranquilla la morte dell'estate" superbo attrae e il fascino lirico continua in ogni immagine fino alla chiusa, una perla di poesia, cara Luna!
Axel

il 10/02/2009 alle 14:57
Jul

Se incontro questo serpe che tanto ti sconcertò mia beneamata Lunaa, gli infilzo il mio pungiglione velenoso e gli faccio passare un brutto quarto d'ora!
L'ape incavolata

il 10/02/2009 alle 15:02

immagini di grande impatto lirico , la tua eleganza compositiva distruggerà la serpe!
un caro saluto
lilli

il 10/02/2009 alle 15:59

sante parole Davide, sante davvero, meno male che era un serpe che non scrisciava nel mio giordino, ma ho avuto una gran voglia di dargli una calcagnata!
Grazie, e un grande sorriso
Lunaa

il 10/02/2009 alle 16:03

caro Ax sei sempre davvero troppo buono con me, ad ogni modo vado davvero orogliosa delle tue sentenze, e sono superfelice dell'empatia che ci lega
a presto e stame ben!

il 10/02/2009 alle 16:05

hahahahah tu non sai Signora mia Vita quanto io abbia riso al tuo commento! perchè sai, mi sono vista la scena dell'apetta inviperita che rincorre la viperaccia- il serpente- e lo mette in fuga!!!!
Sai, quel serpe non era mio nemico forse perchè sono gia tanto velenosa io che avrebbe potuto rimanere tsecchito se solo avesse provato ad addentarmi: ci sono persone però che gli assomigliano ed io ho visto loro far male a persone totalmente indifese, a questo è dovuta la mia rabbia.
( se ci ripenso ancora rido alla tua furia apina ha ha ha)
smackette ape difenditrice di lune!

il 10/02/2009 alle 16:09

sei davvero gentile, e spero proprio di aver dato una lezione a quel serpentaccio!
ti sorrido, lieta della tua presenza
Lunaa

il 10/02/2009 alle 16:10

è nel titolo il dilemma ,o sbaglio ,è maschio quella lingua biforcuta che tu magistralmente descrivi ,bella superba penna che persino del veleno offri colori accesi ,abbraccione lady ,cate

il 10/02/2009 alle 21:50

Vien voglia da dire " o povera serpe che la morte trovi avvelenandoti l'anima "
Una gran bel scrivere Lunè
Un grrrrrrrrrrrrande ciao
Cesare

il 11/02/2009 alle 14:46

non era un serpe predefinito, parlavo in generale di gente invidiosa, astiosa, cattiva, traditrice, brutta gente, insomma, che a volte si snoda viscidamente intorno e camuffandosi da ipocrita non rende subito bene il suo essere, e che spesso la sua pochezza e cattiveria riescono solo a renderlo miope finendo per avvelenarsi con il suo stesso veleno. Ce n'è di gente così in gioro, sì, sì.
Un grande abbraccio
Lunaa

il 11/02/2009 alle 16:45

bravo orsaccio! tanto tu con quel pelliccione che ti ritrovi, oltretutto sei al riparo dal suo veleno!!!
Grazie della tua cara presenza
Lunè

il 11/02/2009 alle 16:46

se ne trovano tanti di questi serpi, anche nella natura umana
molto mordace
Anh-gb

il 14/02/2009 alle 09:35

è proprio dopo aver fatto un incontro di questa fattispecie che ho tentato di descriverlo...fortunatamente il suo veleno era indirizzato altrove, ma come tu ben sei sto molto attenta a dove metto i piedi!
feliz tarde
:-))

il 17/02/2009 alle 18:08