PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2009
In questo asilenzio della sera,
mille pensieri,
senza nome nè storia,
mi rendonoo la mente
annebbiata e pesante.
Anche nel cuore mormorano
ombrosi pensieri e, sento,
negli occhi e nelle tempie
...tanta nebbia.
Mi sento triste e sola,
ho voglia di lasciarmi andare,
di dormire lungamente,
dimenticando tutto e tutti.
E' un momento particolare,
momentaneo, lo so,
perchè proprio ieri cantavo
la mia gioia di vivere,
la mia voglia d'amore e
le parole mi sgorgavano,
spontanee e vibranti,
dal profondo del cuore.
Stasera, imvece, mi sento strana...
devo reagire,....
ritrovare in me la forza.
Non ho mai invocato oblìo,
la mia vita mi appartiene e
per questo la devo ricordare
e la devo vivere
nella gioia e nel dolore.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)
ram

Cara helan anche ieri
in dialetto trasmettevi
una certa tristezza.
E' certo che scrivi dei bei versi
questo è sintomo di vivacità
intellettuale e spirituale.
Sicuramente supererai questi
che sono solomomenti di riflessione.

Buona notte Davide :-)

il 09/02/2009 alle 21:29

I momenti tristi sono essenziali quanto quelli non tristi,
la gioia e il dolore sono i colori della nostra anima,
in quella sera il colore della tua assumeva tinte grigie,
che a volte servono per riflettere...
Ma hai descrtto un momento triste,
ricordando anche la gioia che ti auguro...
Ti faccio un caro saluto
Y





il 09/02/2009 alle 22:05

Infatti, Davide, sono momenti che alle volte ti
rendono triste e pensierosa, ma sono certamente superabili. Quando ti senti così è bene sfogarsi
anche se in versi e poi si va avanti.
Ti ringrazio tanto e ti auguro una buona notte
helan

il 09/02/2009 alle 22:39

E' stato proprio ieri sera Yorck che mi sentivo così
ed ho scritto questi versi,... nel tardo pomeriggio,
ed ho avuto poi tempo per spedirli.
Ti ringrazio della tua presenza e del commento.
Ti auguro una felice notte.
Helan

il 09/02/2009 alle 22:43

Hai notato che, proprio perchè stavo male, ho
fatto un paio di errori( una a ed una o in più nei
primi righi), cosa che è difficile mi capiti.
L'avevo pure letta la poesia e non me ne sono accorta.Avevo veramente nebbia negli occhi!.
Ciao

il 09/02/2009 alle 22:48

Talvolta la tristezza può durare attimi, talvolta periodi, può essere motivata, altre volte invece giunge improvvisa e senza una spiegazione. Forse dobbiamo convivere con le nostre ombre, riempire i nostri vuoti, perché ogni cosa ha un senso e qualsiasi sentimento possiede una ragione d'essere. Ma il tuo cuore, cara Helan, è il cuore di un albatro che ama gli spazi sconfinati, adora la luce, i raggi del sole, gli spruzzi delle onde. Tu sai chi sei e nella conoscenza di te stessa che non tutte le persone hanno, devi trovare la tua forza. Un abbraccio e un bacio, Fabio.

il 10/02/2009 alle 07:43

Fabio, bravo, hai fatto un commento introspettivo
su di me. Non ti sbagli, spesso è proprio una
tristezza improvvisa e inspiegabile che ti prende,
ma superata presto proprio per la consapevolezza
di quel che sono e di quel che sento. Infatti trovo
sempre parole per rincuorare gli altri, come potrei
abbattermi io stessa?.
Il riferimento all'albatro mi calza a pennello(che fantasia hai), infatti amo gli spazi, non amo essere costretta, nè schiavizzata, voglio sentirmi libera,
ma pronta a mettermi a disposizione di chi ha bisogno.
Ti ringrazio di cuore delle belle parole che sempre
mi confortano.
Un caro saluto
helan

il 10/02/2009 alle 12:08

Nebbia negli occhi, e non solo in senso metaforico.
Ma è quasi normale fare qua e là degli errori di battitura,
anche senza la nebbia.
Sapessi gli errori che faccio io...continuamente...
ma a volte sono belli perché rendono la poesia
più reale, più presa dal vivo..
Ciao helan
A presto
Y

il 10/02/2009 alle 12:45