PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2009
Di giorno

Stazioni assolate
parcheggiano
sogni d'avventure
ove l'approdo
coincida
con orizzonti toccabili.


Di notte


Magnetismi lunari
ricompongono
paradigmi
di percorsi
senza arrivi.

In sale d'attesa
disumanate
tessevo arazzi luminosi
nelle notti
incapaci di produrre
emozioni;
L'orecchio, affinato alla penombra,
auscultava deliri di silenzio,
che la macina del tempo
transustanziava
in polline stellare.
Scriba eunuco di enunciati
ignoravo l'arte
di vergare parole ardite
e mutarle in ellenici monili
per polsi
stretti in manette d'impotenza.

Mentre

In un patìo di glicine
intrecciavo
ghirlande di versi
per coronare
l'atteso compagno,
per un viaggio
verso pianure amazzoniche,
concupite dal sole.
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mi affascina molto questa tua poesia , tutta sui toni dell'attesa che si colora,però, di rinuncia....
un caro abbraccio
lilli

il 09/02/2009 alle 18:27
ram

Davvero eccezionale
la capacità di utilizzare
termini in versione dotta.

Complimenti
Davide :-)

il 09/02/2009 alle 20:16

Con le parole puoi fare ricami, farci udire echi primordiali, ricostruire immagini sbiadite dal tempo. Tu con le parole puoi farci quello che vuoi. Ciao, Divina. Fabio.

il 10/02/2009 alle 07:47

è sempre una gioia per l'anima e gli occhi leggere, contemplare, gustare i tuoi versi, la tua poesia...
come sei poetessa...tanto...no troppo...un caro saluto...gianni

il 11/02/2009 alle 18:44