PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/02/2009
Questa città, si meraviglia ancora di noi.
Risalgo il fiumiciattolo da solo,
scucito nei suoi veli d'acqua,
fra sghembi luccicori di settembre.

Code di fumo si sciolgono
al semaforo.
Pure oggi un ragazzo e una ragazza sono
fermi a dirsi niente.

Uno scalone del piazzale si astiene
dalla compravendita delle folle.
Esso è come una nostra ora realizzata pienamente;
non richiede altre permanenze.

Ma urla la fontana e io prendo tempo.
Un senzatetto malaticcio mi fa gesto d'andare,
una signora anziana dalle lenti scurite,
mi domanda se ho perduto qualcosa.
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Una poesia visiva che testimona un segno preciso di due volti di una città..la folla ..la gente...e anche
la solitudine dei senza dimora fissa, per un gesto di calore ..
Bella. Un abbraccio.
Dora

il 08/02/2009 alle 14:02

Una poesia visiva che testimona un segno preciso di due volti di una città..la folla ..la gente...e anche
la solitudine dei senza dimora fissa, per un gesto di calore ..
Bella. Un abbraccio.
Dora

il 08/02/2009 alle 14:02

spesso le tue poesie sono come quadri. Mi piacciono.

il 08/02/2009 alle 15:26

pennellate di vita e d'anima
ti sorrido

il 08/02/2009 alle 17:57

la città è il posto che ciascuno di noi ha abitato in un tempo sorpassato...la folla è la dispersione e l'ambiguità che scaturisce dopo..bè ci sono tante figure...ciao dora, un saluto, fra

il 08/02/2009 alle 23:51

scaturiscono da profonde immagini mentali...riconduco a esse...ciao e grazie, fra

il 08/02/2009 alle 23:53

:-) ricambio affettuosamente. ciao, fra

il 08/02/2009 alle 23:54