Dolce poeta dell'amor perduto,
soave cantore degli sconfitti,
tardi per me un esempio sei divenuto,
tu che cantasti de' senza voce i diritti.
Tenendo in mano la tua chitarra
con ironia unica, meravigliosa,
i potenti mettesti alla sbarra,
celebrando il Michè e Bocca di Rosa.
Già dieci anni son passati da tua morte,
che così tante volte cantasti.
Il mondo senza te è già meno forte;
al mondo tu, cantastorie, subito mancasti.
Or sei lassù, in tua compagnia il buon Piero.
che canta con te con poesia agile;
ricorderem ognora Suzanne e Pasqual Cafiero,
e nei nostri cuori resterai Faber, Amico fragile.