PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/02/2009
Ti avevo a dieci centimetri di distanza
e tremavo.
Ti avevo vicino ed ero felice.
Il destino ha deciso per noi
che fino a stasera non abbiamo
voluto affrontare le emozioni.
Emozioni che ci diamo,
le mie erano tue,
avremmo potuto barattarle
ed avere in cambio
la stessa sensazione.
Ti avevo a un metro da me
E tremavo,
ti guardavo mentre schivavi i miei pensieri,
ci siamo abbracciati senza braccia,
baciati senza labbra,
amati senza corpo.
Ti avevo a due metri dai miei passi,
passi che abbiamo compiuto
l’uno verso l’altro senza muoverci,
solo nella nostra testa,
senza fatica o rancore
senza paura o timore..
sei andato via e…
con uno sguardo fuggente
mi hai detto ti amo
con un mio silenzio ti ho risposto.
Eri lontano da me,
hai compiuto cento passi
e poi duecento
e poi via in macchina per fuggire
ed io che ferma, ti ho lasciato andare.
…..
…..
Mi ha assalito l’ansia,
il sorriso si è spento
non riesco neanche a piangere
non voglio farti male.
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Un susseguirsi di versi esprimono l'ordine delle emozioni
così come tu le hai vissute...
Ma le emozioni non sono mai ordinate...ma disordinate..
Da vicino sentivi il fuoco, e mano a mano che si allontanava
sentivi questo fuoco incendiarti..forse le lacrime
avrebbero svolto il difficile lavoro di spegnere
anche quell'incendio..
Ma è meglio una notte di fuoco che una notte ignifuga!
Brava, l_u_n_a
Stupisci ancora
Y

il 04/02/2009 alle 18:49

Concordo con te nel dire che le emozioni sono disordinate... Quello che scrivo è frutto di confusione, e di paura... ho chiuso una storia importantissima, la più importate che io abbia mai avuto pur provando sentimenti molto forti verso di lui... Ci sono cose che vanno al di là dell'amore...ma che non riescono a distaccarsene... Grazie per il tuo consiglio, a proposito di domande e risposte, ho riflettuto molto su quello che mi hai detto... credo sia vero... e sicuramente non è facile... Un bacio grande

il 04/02/2009 alle 19:39

Un triste addio raccontato con parole malinconiche.
La fine di un amore lascia sempre un vuoto che
sembra incolmabile.
Un saluto
helan

il 04/02/2009 alle 20:39

già... e non solo... grazie per il commento.

il 04/02/2009 alle 20:48
ram

Dei versi misurati danno
il ritmo ad una struggente poesia.
Leggo il racconto lucido e sofferto
di una paura inspiegabbile che
impedisce di parlare a due "amanti".

Cos' è che ci impedisce...

Ciao Davide

il 04/02/2009 alle 22:56

Ad impedirci è proprio la paura... superficialmente inspiegabile, ma profondamente è nuda e cruda... sappiamo di cosa abbiamo paura, credo che sia più difficile "il come superarla", a volte ci vuole più tempo di quello che si spera, e la risposta alla paura, spesso, non è quella che ci si aspettava all'inizio del percorso... Per me che spesso ho fretta, diventa a volte insopportabile l'attesa...

il 05/02/2009 alle 00:51