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Pubblicata il 30/01/2009
L’Ultimo Caronte

Kurtz è un luogo ampio come l’immenso cielo..
che si rispecchia sulle acque del mondo
Kurtz è uno e nessuno ma è sempre sé stesso
non aggiunge uno iota al suo destino,
si sottrae alle brume risalenti,
all’abbraccio delle ombre discendenti va incontro
con mani disarmate di menzogna…
Kurtz è l’ultimo Caronte
a traghettare sogni all’altra riva
ti accoglie anche senza bagaglio
anche sprovvisto di lasciapassare…
Senza zaino e senza tesserino:
Kurtz è un dio delle larghe braccia…
Kurtz, non so chi sia, ma lo sento
allo stesso modo del vento
e del rumore che produce, muovendo le foglie
dei rari lentischi sentinelle sulla sponda

Contiene immense beatitudini
trasferite su angoscianti tele
è quello il suo passaporto
sono le sue tele i suoi innumerevoli volti..
Kurtz è un’anima che langue sul fiume cheto e torbido
in attesa di rovesciarsi nell’alveo del mare…
E lì trovare pace…
Forse….
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i Caronti mi danno l'angoscia, ma il tuo è pure bello

sorriso

il 30/01/2009 alle 08:41

infatti, kurtz è molto bello, ma è anche un Artista (che è meglio!)
Grazie Lady

il 30/01/2009 alle 10:04

Splendida poesia, quasi un'epopea, grandioso il titolo, l'ho assaporato con l'eco, dentro di me.
Un abbraccio
Axel

il 30/01/2009 alle 15:11

il tuo commento mi onora, Axel

grazie

il 30/01/2009 alle 16:50