da qualche tempo le tue ultime sono intrise di una inspiegabile malinconia..un senso di malessere, che, conoscendoti e leggendoti da anni, non riesco a spiegarmi..ciao Discri.
descrizione bellissima ed apocalittica di un inverno come metafora dell'inverno della propria anima.
belle e ricercata
ciao
lilli
Concordo con Anna sul senso di velata malinconia che traspare dai tuoi versi, ma me ne rallegro, poiché fondamentalmente i riconosco crepuscolare melanconico, ermetico nell'analogia e nella metafora. In questa tua poesia scorgo metafore ed analogie di alto livello.
Caro Vincenzo ti auguro una poesia che ti entri sempre più nella carne, perché si faccia profezia il tuo scrivere.Sangue e inchiostro si fondino sino a non distinguerti più da quel che scrivi.
F.
O Francesco, Francesco, perché sei tu Francesco e
non l'Anima mia?
Ho sete di Te e le gocce delle sole mie poche parole
non bastano più a dissetarmi...
Grazie caro.
Vincenzo
Si, diluvia l'apocalisse nella mia anima...prava.
Grazie lilli.
Vincenzo
A dir poco Surreale
A dir tanto Superreale e Iperreali
La tua induzione è infinita, e va oltre..
smack
liz
Grazie dolcezza, sei stratosferica nel giudizio, non
merito 'sì tanto.
smack
Vincenzo
Lo sfondo di tutto è il tuo canyon
che di per se è gia abastanza
tortuoso da percorrere, tu
addirittura ne vivi l' inverno
senza una protezione...e muoio rintrizzito...
...e muoio in un lamento...
Esprimi i tuoi versi con sobria freddezza.
Buona giornata Davide
visioni scolpite nell'amima, graffite di vissuto
bella lettura
un sorriso