Quante volte ho prestato la mia anima..
A fiotti d’inchiostro urlanti su solchi già scritti,
umide fughe su praterie mute e accecanti…
Al freddo intreccio in bianco e nero
di mani di madre ormai silenziose,
cercando il breve incontro di caldi arcobaleni
subito vittime di fisse risposte sfocate…
E quante volte la mia anima
è stata melodia nella nebbia
di antichi musici vagabondi…
Passi conosciuti sulla cenere del tempo…
Oltre ogni sguardo…
Oltre ogni battito…