primo Levi si tolse la vita anche per quell'orrore che lo aveva privato di ogni speranza di vivere ma nel suicidio umano vi sono sempre motivazioni personalissime che non trovano risposte.
Un caro saluto, Giulia
Interessante il tuo dialogo diretto con Levi,
reso ancor più vicino dalla seconda persona,
e decoroso, da parte tua in particolare,
l'atteggiamento privo di condanna.
Saluti
Yorck
Sono d'accordissimo con te, Vincenzo. Satana è il principe della menzogna. Ciao, Fabio.
... razionali. Aggiungerei, Giulia. Forse i ricordi della sofferenza patita, il senso di colpa per essere sopravvissuto ai campi di sterminio e il negazionismo dell'olocausto che già negli anni 50' aveva i suoi suguaci, possono aver spinto un uomo già emotivamente provato a compiere quel gesto sconsiderato. Cara, Giulia, immagina che qualche folle (perché il nazismo è stato follia) stermini la tua famiglia, i tuoi amici, i tuoi parenti e poi qualche storico, o qualche religioso, vada a scrivere libri, o a fare conferenze, o a concedere interviste dicendo che la verità accertata dai documenti, dalle fotografie riguardo ai tuoi parenti, i tuoi amici, la tua famiglia non sono come le racconti tu. Come ti sentiresti? Dopo essere sopravvissuta alla strage? Non ti sembrerà di morire per la seconda volta? Scusami se sono un pò duro, ma penso che per capire bene la ragione degli altri, bisogna indossare la casacca di tela rigida a strisce verticali. Con amicizia, ma sempre con amore per la verità. Un bacio, Fabio.
I mostri di ieri ... e i mostri di oggi. "Il negazionismo" Ciao, Fabio.
Parlando a Primo Levi
trovi il modo di mettere in versi
un dolore e una realtà che mi ha
inchiodato fermo con la penna
in mano, a fissare un foglio bianco.
Senza che riuscissi a esprimere
quell' orrore.
mi associo al tuo ricordo.
Buona notte Davide
destino comune di coloro che pur sopravvissuti alla Shoah non sono riusciti a sopravvivere al senso di colpa di essere vivi.
un caro saluto
lilli
Solidale con le vittime, mai schierato dalla parte dei carnefici. Un saluto affettuoso, Fabio.
Difficile sopravvivere al senso di vuoto, di fronte a chi dell'odio razziale, ne ha fatto la propria ideologia. Tuttavia leggendo libri come: "Se questo è un uomo" di Primo Levi, si assimilano tante informazioni che contestualizzate nella nostra vita, possono essere molto utili. Un saluto, Lilli. Fabio.
i miei omaggi carissimo,sei stato magnifico nel descrivere questo dialogo con Levi...
Primo, non ti bastava la mia amicizia,
per tenerti in vita?
purtroppo la tua amicizia non lo confortò, e l'uccise il colpevole rifiuto della pagina più tragica della Storia dell'Umanità.
ieri sono stata ad un celebrazione dell'evento..si ricordava Elisa Springer, scrittrice ebrea residente a Manduria, in provincia di Taranto, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti ...
Abbiamo molto da imparare dal popolo ebreo: il loro senso di solidarietà, il rispetto e la memoria storica, l'intelligenza pragmatica nella risoluzione dei problemi, l'orgoglio di sentirsi il popolo eletto. Tutte cose che noi italiani e cristiani non abbiamo. La nostra "cultura" trova spazio all'estero. L'Italia è il Paese dei talenti senza carriere, e delle carriere senza talento. Basta guardare, o ascoltare ciò che dice Brunetta! Un caro saluto, Anna. Ciao, Fabio.