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Pubblicata il 26/01/2009
Sotto la gonna buona
della mia bella mamma
nascondevo i geloni
delle manine fredde.
Il treno correva nella notte
e sbuffava fuoco
come il drago del mio libro di fiabe.

Piangevo per il mio orsacchiotto
ucciso dal fucile del soldato cattivo.
“Non piangere, Edith”
mi diceva la mia stanca mamma
“All’arrivo troveremo ciambelle calde
e un orsacchiotto nuovo
nel cesto di luce di Hannukkah.”
Mi addormentai,sognando,
l’uva passa dei chavitanionet delle nonna.

Nevicava alla stazione di Auschwitz
ma, lontano, salivano, scintille di fumo
da un grande camino………
Starò finalmente al caldo, pensai,
ma gli occhi neri delle mia stanca mamma
mi abbracciarono come per un addio.

*

Dedicata, nel giorno della Memoria, alla piccola Edith e a tutti i bambini che furono derubati dei loro sogni nel campo di Auschwitz.
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un caro ricordo alle vite strappate e mai ritrovate, corrose dal tempo, bagnate dal pianto di chi si ricorda di quel nefasto tormento di un gelido fuoco che ormai non cé piu!!f

il 26/01/2009 alle 17:21

E' un gran bell'omaggio questo tuo fiabesco
verseggiare verso un tempo che ha tracciato
per sempre le sue cicatrici nella nostra memoria storica.
Yorck

il 26/01/2009 alle 17:41

bella ,struggente, dolorosa, pienamente condivisa

il 26/01/2009 alle 17:52

Davvero bella, tenera e ingenua come i bambini che ignorano le cattiverie dei grandi. Sublime la figura della madre che sa consolare anche nei momenti più drammatici. Un poeta e la sua sensibilità. Ciao.

il 26/01/2009 alle 17:56
Jul

Grazie lilli, nel giorno della memoria per non dimenticare ma che purtroppo nel quotidiano, se pur diversamente, accade ancora .
Un abbraccio, Giulia

il 26/01/2009 alle 19:22

Stupenda e struggente, una realtà che non si deve
MAI PIU', MAI PIU' ripetere, anche a costo di mettere
alla catena, come un cane rognoso, il vescovo di Lefebre
e i suoi epigoni.... sputh!

Vincenzo

il 26/01/2009 alle 20:12

per non dimenticare!
lilli

il 26/01/2009 alle 21:07

per non "negare" come dicono certi vescovi che quello che è accaduto sia veramente e tragicamente accaduto
lilli

il 26/01/2009 alle 21:08

non si potrà mai dimenticare l'orrore e quello che è stato tolto anche alle generazioni seguenti
lilli

il 26/01/2009 alle 21:09

e quante madri hanno dovuto vivere il distacco dai loro figli
lilli

il 26/01/2009 alle 21:10

mi unisco allo sputo per i vescovi che negano che ci siano state le camere a gas
lilli

il 26/01/2009 alle 21:13

Le tue parole sono lacerante regia sublime della memoria terribile, anche se il ricordo purtroppo non scuote le belve feroci che tuttora invadono il nostro paradiso in terra.
Un abbraccio
axel

il 27/01/2009 alle 07:33

com'è dolce nella sua immane tragedia...brava moma...
un caro saluto...gianni

il 28/01/2009 alle 09:43

bella e commovente la tua poesia ...grazie per la tua sensibilità

il 29/01/2009 alle 14:07

ho pianto sul tuo toccante e veritiero testo......

il 26/07/2019 alle 19:44