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Pubblicata il 20/01/2009
Chiedevo al mio passo di farsi piuma
mentre calpestavo il fogliame
per non disturbare
il tumulto dei pensieri.
La pioggia serale aveva rinfrescato
la facciata delle antiche case,
arrossate dal sole .

Le tettoie, culle di tenere gole
anelanti cieli,
in sistole e diastole
respiravano attese
come bracciali tintinnanti in danze gitane,
che si snodano seducenti sui tappeti di foglie
ancora vive.

C’è nell’aria un forte odore
di nostalgici abbracci..
intreccio illusioni sul far della sera.

Con prepotenza il pensiero di te
cattura il mio sguardo
come rosone di trine
sulle facciate di vetuste cattedrali.

E mi possiedi.
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Non posso fare a meno di ammirarla e complimentarmi.
Voncenzo

il 20/01/2009 alle 18:24
Jul

Estremamente romantica e carnale seppur con filiforme eleganza!
Un bacio, Giulia

il 20/01/2009 alle 19:15
ram

Prima ci metti il cuore che palpita, poi la tenerezza della sera e poi ti fai possedere nell' anima il tutto in un paesaggio perfettamente disegnato. Bellissima, ciao ram.

il 20/01/2009 alle 19:59

Fortemente "scenografica", immagini in movimento,
trattenute soltanto dal tuo meditabondo poetare,
e dal pensiero che più di ogni altro ti cattura.
Gradita e riletta.
Un saluto
Yorck

il 20/01/2009 alle 22:06

Grande, grande! Farsi piuma per non disturbare i pensieri e camminare sulle foglie ancora vive. Visioni e suoni nostalgici si susseguono nei tuoi versi con incantevole poesia. Ciao Anna, un forte abbraccio. Gioegio

il 21/01/2009 alle 23:34