PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
ram
Pubblicata il 19/01/2009
Oggi diciannove Gennaio
è festa patronale.
Mille giochi, cento luci uguali
tutto appare banale.
Quando di mattino
la cattedrale al mare vicino,
apre il portone bronzeo
appare il volto marmoreo.
Tra fuochi d' artificio senza senso,
la mitra e profumo d' incenso
il Sole abbatte l' ombra del castello,
tutti contemplano san Catello.
Processione in centro
preghiera e silenzio, momento degno.
Si dice preferisca i forestieri
per i suoi protetti non son misteri,
protegge e grazia ogni preghiera.
Voltati verso il Vesuvio,
tra mare e Dio,
secoli fa, fermo sulla banchina
il santo si fermava
cittadini genuflessi pregavano fronte lava.
L' intercessione del santo
ferma lava e pianto.
Dopo secoli e decenni
ringraziamo san Catello!
In nome di Dio tutto è bello.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Davide, ma tu sei di Castellammare di Stabia?.
Tutto quello che hai detto mi è abbastanza familiare, anche se non sono tua concittadina.
Bella descrizione di festa patronale.
Un salutone
helan

il 19/01/2009 alle 19:08
ram

Si sono di Castellammare. Ho raccontato un po delle usanze e della storia di San Catello, ciao

il 20/01/2009 alle 10:35