pagliaccio,
che immobile stai,intento
a mimetizzarti in quel sorriso finto
che ti sei disegnato
e a muoverti
per destare festose amenita'
tra gaffes e cadute,
corse finite contro un muro di gomma
e stelline con gli uccellini che cantano
sul tuo capo cinto di un improbabile cappello rattoppato
hai vinto tanti sorrisi,
e di quelli vivi,
dopo esserti svestito
per tornare uomo,
e muoverti nel vero circo che e' la vita.