Inquietante, a tratti mi fa paura; misteriosa, a tratti mi esalta; infine tagliente per chi è, di questa poesia, colui che è stato scandagliato da quei "clic".
Nella prima parte offri il ritratto di una donna straziata, con le "spalle al muro"; nella seconda il ritratto di un "sorriso" di vendetta, compiaciuto, quasi mefistofelico, che riecheggia come dalle caverne di un'anima che dice "addio, tu sei stato mio per sempre"...
E a parte questa mia interpretazione è molto bella,
e non ti ho voluto dire niente di personale, ok?
Buon poetare
Yorck