Nella mia calma interiore risuona,
freddo d’un pallido, gioioso autunno,
complice della mia anima buona
il vento che culla il mio dolce sonno.
La melodia naturale suona
e porta dei padri l’arido senno,
scaccia gl’idioti che il mondo corona,
e insieme con esso le Arti vanno.
Chiedo al vento: “La nenia non smettere”;
un soffio d’umida terra risponde
ed eco gli fa di porta uno sbattere.
Turbina, infuria, innalza le onde,
l’anima mia cessa di ribattere,
muore ed ascolta il vento tra le fronde.