PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/01/2009
Tutti inquadrati dal bianco marmo
nel regno dei morti
dove coltelli e cannoni
stessa inocua paura
-Qualcuno tentò con pregiata lapide
distinguo come in vita
e su imponenza di trono dettar legge
tra orecchie sorde ai comandi
tra foto scelte in momenti migliori
quando ignoravano l'eterno addio
-Oh! Dio qualche forma di vita
paga anche quì l'arroganza
l'erba su tombe interrate
all'ombra di sfarzose cappelle,
specie d'inverno fatica non rigogliosa
a porsi verde coperta e attende
la palla di luce del mezzogiorno preciso
-E' nell'indole di certi bastardi la prevaricazione
anche oltre i respiri ma la natura
pone spesso rimedio e non è raro
vedere un merlo,un piccione
con acidi escrementi accecare un ritratto malvagio
posto più in alto con scettro
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Da:Avanguardie Irriverenti
www.santhers.com
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