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E8S
Pubblicata il 12/01/2009
Se fossi un anima vivente già dannata vorrei capirlo,
Capire se i miei inferi siano sopraggiunti prima dell'ultimo respiro.
Ma cos'è se non dannazione quella che provo?
Adamo ed Eva hanno assaporato l'estasi dell'anima per poi precipitare nello sconforto terreno,
così io, nel giorno in cui vivo la mia celeste quiete mi ritrovo in una manciata di tempo a ripiombare sulle fiamme dannate.
Il mio umile paradiso è fatto del tuo sorriso, della tua felicità e di quello stato euforico e di completezza che mi scivola addosso in quei momenti.
Godo di questi, grazie a loro riesco a mantenere quello stato di estasi appagata per minuti,ore,giorni...
Giorni, questi ultimi se si accumulano senza offrire di nuovo quegli istanti, mi affievoliscono,
come se i miei polmoni avessero una portata minore di aria, la stessa sensazione provata da un drogato quando la fonte della sua dipendenza gli viene proibita.
Ecco qua...
Si ricrea come una scenografia teatrale il mio inferno, la mia dannazione.
Se da vivo sono già dannato, se quella che vivo è la mia morte vorrei capirlo.
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