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Pubblicata il 21/08/2002
Ho ripensato
In questi giorni di muta assenza di te
Al nostro amor
Terreno e superbo
Sorto in anni distanti
Dove mitiche costellazioni
Illuminavano le notti
Cospargendo il cielo
Di stelle diverse.
In oasi nascosta
Sotto il ramo di una palma
Mora più che mai
Ancor prima che Roma sorgesse
In vesti sacre
Forgiasti la mia mente
Già nell’incanto d’una magia
Nascosta
A uomini e déi.
Lì è nato,
In un tramonto di fuoco e di silenzi
Desertici
Dove la sabbia si divertiva
A ricoprir l’orma
Appena lasciata dai nostri corpi
Dalle nostre anime
Scompaginate e perse
In dolci baci roventi d’indomita passione
A suggellare attimi di eternità
Vissuta.
Il connubio
Ci farà brindare
Teneramente
Col tintinnio diffuso
Di noi che battiamo
All’unisono.
E Questo tempo trascorso
Lontani
Ci unirà e per sempre.
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Molto fluida questa ricerca anagrammatica dei possibili termini in cui mascherare Roma Amor ecc.
D'impeto epico è molto piacevole la lettura.
Ciao!
Axel

il 21/08/2002 alle 22:41

Grazie. E detto da te, vale molto.
Un abbraccio.
N.

il 22/08/2002 alle 02:04

Cara Ily (seguendo la chat ho appreso tante cose.......) grazie.
cerco solo di essere me stesso ritrovando in me quello che può ognuno di noi cercare in se stesso.
In questa poesia, ti sembrerà strano, c'è parte della mia vita!
quella immaginata e quella vissuta.
Già.
Chi sa dove e quando?
N.

il 22/08/2002 alle 02:07

...metti le ali al mio cuore nemo...lo rendi leggero e felice di sentirti amare l'amato senza rancore, ma con tanta speranza...
...ptciù...simy

il 23/08/2002 alle 20:06

Viva l'amore unico e cangiante!
La speranza è una virtù.
Quella a base della tenacia e della forza.
Un bacione
N.

il 24/08/2002 alle 08:32