PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/12/2008



Annoiato in visionari progetti
riannodo sospiri e singulti
restauro e riporto degli anni
quel corto ricordo d’imberbe
cui l’acne concepiva sussulti

Negli anni la forma d’artista
disdice la quiete stagione
ove anche i temporali più gonfi
erano privi di tuoni. il tempo
stagionava in calde cantine

Adesso non mi annoio e vivo
guardo al futuro adesso
è mio
A partire da domani
senza pensare al dopo
senza aggredire il prima


Sussulti di saldi
quando la ressa
ricalca eque bollenti casse
ai mercatini

Questa è la mia stagione

E chi non vive con me
è moribondo… o fu
come un Mattia Pascal
tra gli invisibili

Ha mani ma non gioca
Pensa ma non può fare


Salite sul mio carro
vi porterò
nel mondo dei balocchi
tristefelice clown

Androgino futuro
che incerto nel cammino
se ne va

Va sicuro in sé
con passi lunghi
e orecchie d’ascolto

Scoveranno il Bruto
tra i bordi dell’inferno
e le vie del paradiso
i miei assassini

per vivere sereni
nell’ignavia

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