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Pubblicata il 29/12/2008
Anche gli ultimi giorni di un calendario impassibile
lasciano la parete strappati da una mano frenetica
Odore di carta bruciata e un respiro malato dal fumo
In cenere i ricordi nell’eco di un camino
tra le fiamme ancora limpidi i giorni più dannati.
Nel grigio di quell’odore irrespirabile
la nostalgia per i tempi passati
Nel rosso delle fiamme divampa
la mia mente ancora coinvolta,
E brucia,si solleva, tutto quanto diventa fumo.
Resta di un legno soltanto carbone
si solleva nel calore il resto della carta
s’imprime tutt’intorno l’odore di fumo.
E resta indelebile nel cuore di un uomo
ciò che lui stesso vorrebbe bruciare
ricordi ed immagini delle più atroci
che dentro a quel fuoco non riesce a gettare.
Ne farà un pianto che chiamerà nostalgia
ne farà ricordi con quel pezzo di vita per non farne follia.
Diventerà arte quel sorriso ancora impresso,
sarà all’altezza quell’artista di ciò che ha espresso?
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Non volevo leggerti così...non tu...ArY.

il 29/12/2008 alle 23:10

Come al solito ne sarai capace, come sempre... Basta avere pazienza... ( e poi quando meno te lo aspetti)!!! Mentre leggevo mi sembrava di sentire l'odore di fumo, di carta bruciata... ciao

il 30/12/2008 alle 10:15

Siamo fatti di nervi e sangue caldo...tutti...col finale diverso però...diventerà arte ciò che così come si presenta rattrista...l'arte rasserenerà...fabrì

il 30/12/2008 alle 12:27

Sai che ci sono giornate in quest'anno che preferirei cancellare...ma non si può...diventerà arte...la pazienza c'è e c'è la compagnia...l'odore di carta bruciata sentivi, l'onore di averti trasmesso le mie sensazioni...fabri

il 30/12/2008 alle 12:30