PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/08/2002
Sono solo
quel che sono,
cosa volete,
vivo la vita
come tanti
fino ad ora.

Sono solo
quel che sono,
la vita è stata
dura
e piena
di avventura.

Sono solo
quelche sono,
il mio viso
è chiuso
in una finestra
con grate enormi,
e il mio corpo
nell'ombra
è nascosto,
lontano dagli occhi
indiscreti
o curiosi.

Sono solo
quel che sono,
il mio cuore
ha un gran bisogno
d'amore,
Ma chi ti vuole?
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noto una certa tristezza in ogni tua poesia...
è come se non credessi in te...quando parli del tuo corpo nascosto nell'ombra....

il 21/08/2002 alle 22:52

Dalle tue poesie emerge una vena di malinconia profonda, quasi assoluta.
Il dolore e la sofferenza sono alla base delle nostre vite. Ognuno di noi ha impressa nella sua mente il momento della nascita a questo mondo che è traumatica e dolorosa.
Lasciare il ventre materno è il dolore più grande che noi ci portiamo appresso nella vita, nel quotidiano e, purtroppo, non possiamo rimuoverlo.
Ecco perchè la sofferenza è tanto congeniale al nostro animo e ogni qual volta subiamo un torto o ci viene inflitta una sofferenza (come un abbandono o similare), ecco che nella nostra mente si accende una lampadina che ci fa compiere quell'iniziale paragone e ci fa quasi crogiolare nella sofferenza.
Liberarsene è operazione titanica o è il compenso che Madre Natura assegna agli sciocchi.
Una anima che soffre è, purtroppo, bellissima.
Mitiga il tutto con le poche note positive che la vita di canta ogni giorno e ne troverai un parziale beneficio.
Ciao
Nemoprofeta

il 22/08/2002 alle 09:36