noto una certa tristezza in ogni tua poesia...
è come se non credessi in te...quando parli del tuo corpo nascosto nell'ombra....
Dalle tue poesie emerge una vena di malinconia profonda, quasi assoluta.
Il dolore e la sofferenza sono alla base delle nostre vite. Ognuno di noi ha impressa nella sua mente il momento della nascita a questo mondo che è traumatica e dolorosa.
Lasciare il ventre materno è il dolore più grande che noi ci portiamo appresso nella vita, nel quotidiano e, purtroppo, non possiamo rimuoverlo.
Ecco perchè la sofferenza è tanto congeniale al nostro animo e ogni qual volta subiamo un torto o ci viene inflitta una sofferenza (come un abbandono o similare), ecco che nella nostra mente si accende una lampadina che ci fa compiere quell'iniziale paragone e ci fa quasi crogiolare nella sofferenza.
Liberarsene è operazione titanica o è il compenso che Madre Natura assegna agli sciocchi.
Una anima che soffre è, purtroppo, bellissima.
Mitiga il tutto con le poche note positive che la vita di canta ogni giorno e ne troverai un parziale beneficio.
Ciao
Nemoprofeta