PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/12/2008
Dal collo di pelliccia
salgono aliti di disprezzo
gelidi e incandescenti,
come aghi di ghiaccio
si sciolgono tra le rughe
di tristezza, nuove.

Le guance accese
di uno struggimento antico
si offrono nude
ai fiocchi dell'inverno di Mosca.

Nelle pieghe segrete del corpo
vibrano ancora carezze
di polvere d'oro
e di azzurri sfatti
dei pomeriggi veneziani.

Il tuo orecchio è ferito
dal pianto del figlio
che scioglie i nastri
di un dono proibito
e dal silenzio muto
di una piccola bocca serrata.

Gli orchestrali ripongono gli strumenti
davanti al tuo abito da sera,
nelle coppe di champagne
abbandonate sui tavoli
tacciono i brindisi.

Lo sferragliare della locomotiva
si impiglia tra i riccioli
e sporca la quiete della stazione
ovattata dalla livida luce di neve.

L'ombra dell'ufficiale
si appanna, lontana,
l'addio si nasconde
tra consunti sedili di velluto.

Deponi i sogni, Anna,
ai piedi delle tua battaglia perduta
e appendi il tuo dolore ad una stella.
Ancora un passo e,
il treno accoglierà,pietoso,
il tuo destino fra le sue braccia.
Epilogo preteso
da una "petite femme comme il faut"
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visivo, sentito, stupendo..ArY.

il 22/12/2008 alle 10:24

grazie!

il 22/12/2008 alle 13:40

La tua penna raffinata mi colpisce nuovamente...
Soave e ricercata...
Coplimenti.
Luca

il 22/12/2008 alle 20:00

Dolcissima moma, nella mia pagina personale, sul fondo, nella finestra delle "poesie ancora da leggere dei tuoi amici" è comparso questo tuo antico lavoro....L'Anna Karenina dipinta da te ha aggiunto una pennellata stupenda al dipinto nella mia memoria..adesso Anna risplenderà di una nuova vita.....sono felice di essere tuo amico....un abbraccio, rom.

il 05/05/2013 alle 15:15