Sono una goccia
che naviga ne mare
in un giorno di pioggia
e che si posa dolcemente
sulle creste delle onde
giocando con la spuma:
bianca vanesia cicala
che si diverte solo a ridere e suonare.

Sono una formica dolente
che mentre trasporta le foglie
sogna di essere una cicala
che dedica alle stelle
le sinfonie del suo violino
e ride di se stessa
specchiandosi in una goccia di rugiada.

Sono una goccia
sulla baluastra di un ponte
che scruta le rapide al di sotto
paventando ogni persona che passa
per tema di cadere
e che il lungo volo
tolga la paura dell'impatto finale
con qualcosa che è come lei
ma allo stesso tempo così diversa.

Sono un soffio effimero
che teme di essere spazzato via dal vento
senza che abbia avuto il tempo di sbirciare
ciò che lo circonda, e di doversene andare
senza ancora aver capito cosa gli permetta di volare.

Sono goccia, formica o soffio effimero
ma non cambia ciò che vorrei sapere
su dove sono e dove andrò
se invidiare e odiare
o perdonare e amare.

Sono come minuscolo essere
che ancora riesce a chiedersi
perchè pensa ed esiste
se nessuno muove i suoi fili,
o se qualcuno li muove
perchè lo fa.