PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/12/2008
Le più belle espressioni della primavera,
il verde dei prati e l'odore dei fiori
e a far da cornice a codesta atmosfera
un arcobaleno dai mille colori.

A romper l'incanto un bisogno immorale:
"non vorrei intaccar 'sì tanto splendore"
con ciò che spingendo risulta essenziale
che ormai sto espellendo ma trattengo da ore.

Rovinai uno scenario ed un po' mi vergogno
era come svegliarsi da un magnifico sogno.
Un brusco ritorno al mondo vissuto

sono in mezzo alla merda e non sono cresciuto,
sono come un bambino con i peli sul petto
che stanotte sognando ha cagato nel letto.
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Per un attimo avevo creduto all'utopico sogno di legger di te lontano da crampi fecali e scie fisiologiche, invece...
La seconda quartina è da preludio ad un'esplosione di vigore poetico e non solo, che raggiunge il suo apice nel cuore della seconda terzina, riportandomi bruscamente alla realtà!
Beh...io comunque, continuo a sperare di ritrovarti lontano da tali olezzi linguistico-dialettici, perchè mi piace molto il tuo modo di scrivere...
Un saluto.
Luca

il 16/12/2008 alle 00:04

Signor Liberti...scusi lei che scrive con cotanta grazia..come può apprezzare lo sgradevole olezzo che si espande da questi pseudo-versi infettando tutto il sito???
Si ricreda....mi creda.
Saluto
PavoneGrigio

il 16/12/2008 alle 09:56

davvero un gran brutto finale.
volgare e per nulla poetico.
nonostante si atteggi a gran poeta che narra di cose che nessuno osa, mi sembra che qui di così eclatante ci sia solo la volgarità.
poteva essere un bel testo, è stato rovinato dalla smania di "voler essere d'esempio" a tutti i costi.

buona giornata
pat

il 16/12/2008 alle 11:47

Grazie mille Luca

il 16/12/2008 alle 12:33

La ringrazio molto, buona giornata

il 16/12/2008 alle 12:33

chi è che si atteggia a gran poeta? volgarità? voler essere desempio a tutti i costi? ma a chi? a lei? ahahahah

media giornata

il 16/12/2008 alle 19:05

Finalmente una poetessa oculata che si rende conto dello scempio che leggiamo con questa pseudo-poesia..

il 16/12/2008 alle 21:37

Prego...si figuri.

il 16/12/2008 alle 21:37

Signor pavone, non capisco come una persona con un minimo di intelligenta possa continuare a commetare le poesie di qualcuno che ha già chiaramente e ripetutamente espresso lìidea di non voler cambiare metodi..

Faccia un favore a se stesso, non perda ancora tempo! se vuole far vedere come si scrive, lo faccia. Altrimenti non so che dirle.. per me può continuare a commentare quel che vuole ma mi pare che stia parlando al vento.Ho visto lumache con un Q.I. più alto.

Pederu Iedi Govna.

media giornata (come sempre) anche a lei

il 16/12/2008 alle 22:05

E lei si accaponisce così?
Perchè si ostina a scrivere cavolate??
Mi spiace che lei offenda il mio quoziente intellettivo...il suo è ricoperto di materia marrone a quanto pare..

Saluto
PavoneGrigio

il 16/12/2008 alle 23:00

Caro Pavone...cosa le posso dire?
Si vede che il mio spirito naif e la mia anima coatta alle volte divengono incontenibili e prendono il sopravvento sull'emisfero immacolato del mio cervello!
Scherzi a parte, credo che calieri abbia una bella penna e la mia speranza è di ritrovarlo, prima o poi, in versi più profumati o quantomeno neutri.ù
Un saluto.
Luca

il 17/12/2008 alle 00:12

In effetti io puzzo in libertà, ne sono coscente e non mi vergogno... invece lei è uno di quelli che puzza di nascosto, me lo immagino proprio, un falso perbenista..
Le "cavolate" (come le ha appena definite) che scrivo sono proprio indirizzate a quelli come lei che sono di solito i primi a riconoscersi nei testi... E' psicologia caro Pavone.

Media giornata
i miei più indifferenti saluti

Dott. Calieri

il 17/12/2008 alle 15:44

Grande!

il 22/12/2008 alle 20:54