PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/12/2008
Corre in velocità il treno
Su rotaie di sangue in vene febbrili
Pulsa il respiro nascosto
Serie ripetute di case composte in cemento freddo
Tremo, sedile stretto
Teste vicine in abiti e sciarpe
Cammino di corpi agitati
Chi scende con direzione destinazione
Occhi addosso
Catturatemi rabbia e nebbia
Rallenta, scendo
Il mio dove
Scelto, ormai, non posso fuggire.

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Scrivi bene, quindi...
MENO: AfterHours
PIU': Ari_Panna(ops, volevo dire Arianna)
Un saluto!
Luca

il 15/12/2008 alle 14:00

Mi trovo perfettamente concorde a Luca. Provocatoria e tua, continua a stuzzicarci. Ciao. Marcello.

il 15/12/2008 alle 18:03

Più Me..Mi kiedi Più di Me..ne sarò capace..? grazie cmq...Ary

il 15/12/2008 alle 19:49

Provoco e scheggio il mio cuore indurito..non provoco voi spettatori curiosi..guardate pure..ArY.

il 15/12/2008 alle 19:50

molto bella questa poesia.... dall'incipit alla chiusa mi scorre bene,brava...ciao

il 15/12/2008 alle 20:29

L'ansia di tutta quella gente...se solo non fosse un freddo sedile a stringerti...o forse anche il viaggio non è tanto un piacere...quanto stile tra le tue parole...fabri.

il 16/12/2008 alle 11:56

grazie...gentilissimo...ArY.

il 16/12/2008 alle 13:09

mille grazie...

il 16/12/2008 alle 13:15

la vita che corre su direzioni precise, il destino segna il tragitto, si può solo scegliere la stazione...
forse...
Bella, efficace nel susseguirsi rapido delle immagini.
Un caro saluto
Axel

il 17/12/2008 alle 20:59