Un sonno di vino speziato
addolcisce il tuo fiato
di zenzero e menta,
la notte di brezze leggere
sopisce gli umori
di umidi abbracci.
Appoggiata alla ringhiera
di una solitudine cocciuta
strappo bouganvillea rosa
le infilo,alternate,
a carezze d'argento
da celare,con cura,
nel mio portagioie
di seta e velluto
Tuffo lo sguardo
in onde di viole
che si rapprendono poi
al turchese degli occhi,
per poterteli offrire
al mattino,
coi baci di caffè al cardamomo.
Rubo il canto dei grilli
per comporre ghirlande di note
da deporre all soglia dell'uscio,
recitando sortilegi d'amore.
Si accanisce lo sforzo,
la chiave si è sciolta
ai raggi impietosi del sole,
la porta resta muta
al mio richiamo.