Il canto di un usignolo
svegliava l'intero villaggio
addormentato...
Un raggio di osle
iniziava a riscaldare
le bellissime casette
poste sotto agli alberi.
E una bellla fatina
aveva il compito
di augurare
il buon giorno
a tutti i folletti.
In quel luogo
diviso tra realtà e fantasia,
vi erano degli scenari
da perderci il fiato,
montagne talmente alte
da nascondersi tra le nuvole,
prati immensi
e mari incontaminati,
luogo stupendo
per perdersi
e non tornare
più in dietro.