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Pubblicata il 06/12/2008
A lenti passi il mio corpo muoveva,
andava là, là dove nasce il giorno,
verso orizzonti che non conosceva,
senza voltarsi nè guardarsi intorno.

Con gran splendore si levava l'astro
illuminando della terra il manto.
Di gran tristezza, dentro il petto, un nastro
scorrer faceva intorno agli occhi un pianto.

Schiacciava le ombre sotto i suoi piedi
guardando in avanti con noncuranza.
Nel pensiero non aveva rimedi.

Rievocava in mente, come una danza,
il tempo che scorreva senza tedi
ma di vita non c'era più speranza.

(sonetto)
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Come automa cammini verso l'aurora e ,inconciamente, il levar del sole aiuterà a evaporare quelle lacrime che velano le speranze.
E' ok!!
Un grrrrrrrande abbraccio
Cesare

il 06/12/2008 alle 11:29

Dai Giorgio, già il camminare verso il sole che nasce è si la consapevolezza del tempo che scorre, ma anche la speranza indomita che il nuovo giorno sia, comunque e sempre,un altro giorno da vivere e per vivere!
un caloroso abbraccio
lilli

il 06/12/2008 alle 13:08

Il carosello di titoli dei film mi è piaciuto molto, si addicono perfettamente ai miei versi. Grazie per il bel commento. un salutone. Giorgio

il 06/12/2008 alle 14:29

E' molto bello il tuo commento. Lui ed il levar del sole hanno già fatto evaporare le lacrime! Grazie moltissimo. Un abbraccione. Giorgio

il 06/12/2008 alle 14:31

E' il più bel commento che potevi farmi! Il tempo scorre ma c'è sempre un altro giorno davanti. Grazie e un carissimo saluto. Giorgio

il 06/12/2008 alle 14:35

stupenda Giorgio,saluti

il 06/12/2008 alle 14:45

Ti ringrazio per l'aggettivo "stupenda" Salutoni. Giorgio

il 06/12/2008 alle 16:53

Percorso verso la rinascita (come il sole) che, inevitabilmente, conduce ad un'analisi del vissuto... i rimpianti sono il pedaggio che la vita pretende. Molto piaciuta. Ciao. Marcello.

il 06/12/2008 alle 20:49

Interpretazione perfetta e minuziosa del sonetto, ti ringrazio per il commento e mi complimento per la tua grabde capacità di analisi. Un carissimo saluto. Giorgio

il 06/12/2008 alle 21:41

l tuo corpo era calamitato

il 06/12/2008 alle 23:19

bravo non è facile scrivere un sonetto
certo che il nuovo giorno nascerà
e la speranza porterà
di guardare la realtà
e chi vivrà
vedrà

ciao un abbraccio

il 07/12/2008 alle 04:23

Sì guidato da misteriose forze magnetiche incontrollabili. Bacione. Giorgio

il 07/12/2008 alle 08:20

Grazie per le tue belle parole di speranza e di conforto. Un grandissimo saluto. Giorgio

il 07/12/2008 alle 08:22

se mi perdo questo sonetto mi rattristo ,bella giorgio ciao cate

il 13/12/2008 alle 15:45

Grazie cate sei sempre molto carina e sensibile, il tuo commento mi rallegra. Un abbraccio. Giorgio

il 13/12/2008 alle 17:23