NEI PRESSI D’UNA GIOIA PROFONDA
L’uomo non può trattenere, tutta,
per sempre, una gioia profonda.
Quando la cerchi soffri, soffri
di non trovarla all’istante,
di non poterla trattenere a lungo,
di non poterla trapuntare vivace.
La vorresti tra le mani per sempre,
come fa un bambino istintivamente,
ogni volta che non posa facilmente
l’oggetto di cui ha preso amore.
E poi quando trovi il piacere
sei già stanco di averlo trovato
perché si diluisce e poi fugge,
quasi in attesa d’uno più forte.
Ma l’uomo non è tanto sicuro,
e ciò lo tormenta non poco,
quando lambire possa un piacere
da trasformare in gioia profonda.
Il piacere avvicina alla gioia,
a speranza d’una felicità duratura;
ed essa sembrerebbe talora condurci
quasi nei pressi dell’eternità…
F.GHEZA