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Pubblicata il 02/12/2008
Neve
Dal cupo dell’alto cielo
scendi soffice e bianca
lasciandoti dolcemente cullare
dalla fresca brezza della sera.
Volteggiando spensierata
trasformi ogni tuo incontro
in un incanto degno della più bella fiaba.
Cadi come leggera piuma piena di sorriso
come se fossi contenta di scendere
su questo nostro terreno paradiso.
Il camice tuo immacolato
è culla di sogni di bimbi
che alla finestra ti stan ad ammirar
in tutta la lor infantil tenerezza
aspettando il tempo per correre a te
per sprigionar poi quella lor gioia
che sta racchiusa nell’innocenza dei lor giochi
ed in quegli inni di feconda allegria
che squarciando i silenzi della bianca natura
donanan nuovi colori al tuo maestoso incanto.
Negli occhi miei lucidi da mille e più pensieri
che vagano nel celeste colore d’eterno
stan racchiusi quei dolci ricordi
di un tempo che ormai bagnate le sue ali
portan a questo mi piccolo cuore
ancor tenui momenti di calore
nel vedermi abbracciato alla finestra
a quel mio grande amore
mentre volteggiando nell’immenso cielo
ti adagiavi luccicando sulla nuda terra
facendoci alzare lo sguardo sempre più in alto
cercando di catturare quel tuo primo fiocco
che maestosamente volteggiando scendeva dal cielo
e sorridendo ci dicevan che da sotto la neve
risorgerà la vita donandoci nuovo “pane”.

Nilodan G.Paolo
(Dalla raccolta “Pensieri & Ricordi”)
01/12/2008
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