In matematica ero asino
ma capii subito l'equazione,
meno teste di cazzo sull'offesa terra
più spettanze il dividerla,
poi m'accorsi mai c'erano addizioni
a minor numero di dividenti
anzi figli di gran troia,ingordi
in pretesa del mio amato onesto poco
-Difesi amici da sottrazioni ingiuste
e ricompensa fu sempre ingratitudine
-In atti eroici ,quanti amori
mi consegnarono allori
e fulminei al dileguarsi
in sconfitta alla conta dei morti
-Rividi cinico l'equazioni e fu
soldi e potere,uguale disporre
di cani,troie, ruffiani,leccapiedi
e frustate, calci in culo in gran forza a dare,
parentesi di rimando allo zero
di non averli mai tra i piedi
...traditori...............................
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Da:Avanguardie Irriverenti
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