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Pubblicata il 01/12/2008
"Un giorno uguale come tanti
che nell’ugual sembra eterno
poi un demone ti si fa davanti
e ti spalanca la porta dell’averno.

Giù, giù per quel tunnel senza fine
senza possibilità alcuna di risalire
volti, dolore, un mondo senza confine
senza poter fare, senza poter dire.

”Ancora un po’ e mi fermerò”
Pensi,ma non sembra che ti dia retta.
Momenti di solitudine intensi
momenti che passan senza fretta.

Fra l’indifferenza dell’abitudine
fra il disagio e la lontana sicurezza
fra il martello e l’incudine
dove il ricordo è una brezza.

Poi, poi, un volto amico.
Un amico mai conosciuto
ma che ha sapor d’antico
e ti offre il suo arto forzuto.

Ferma ora sei nella corsa
ancora un pò è il demone sconfitto
prenderà seco la sua borsa
per incamminarsi in un altro derelitto.

Or che il giorno è di nuovo uguale
tutto sembra un brutto sogno
anche se senti ancor il male
ma di ricordar non hai bisogno"

Ps:” Purtroppo succede..un malore..una corsa in ospedale..Tutto si risolve, resta il ricordo reso piacevole comunque dalla simpatica lirica di un amico..Maurizio che ringrazio di cuore”
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