PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/11/2008
Frutti rossi
appesi alle dita
stillano
polpe dolci di succhi
sui pensieri acerbi
per avare giornate di sole

Le strade dei villaggi
si smarriscono
tra muschi di viole candite
e i passi sprofondano
senza lasciare impronte

Campane mute
intrecciano
note nascoste
tra corde di violini
e arpe birmane.

Schiere di angeli
intingono
ali nere di corvo
nelle nubi
dal pallore rosato

Un gallo, smarrito,
urla
alla luna cadente
l’annuncio dell’alba
di un giorno qualunque.

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stesso verbo hai notato? io stilla tu stillano. una caro saluto.

il 28/11/2008 alle 13:39

bisognerà ampliare il nostro vocabolario
:-)

il 28/11/2008 alle 13:50

bella poesia,scritta veramente con garbo,saluti

il 28/11/2008 alle 15:50

grazkie del passaggio
lilli

il 28/11/2008 alle 16:21

Estrema musicalità nella delicata descrizione delle piccole cose di tutti i giorni ma che sono il pane della nostra vita e del nostro pensiero. Mi piace veramente molto! Un enorme saluto! Giorgio

il 29/11/2008 alle 08:31

sempre gentile giorgio, grazie dei tuoi apprezzamenti,una buona domenica
da
lilli

il 29/11/2008 alle 11:45
Jul

Una poesia descrittiva di estrema eleganza con scorci cromatici che la rendono fortemente visiva.
Molto gradita.
Jul

il 30/11/2008 alle 16:12

Grazie per i tuoi commenti, sempre molto apprezzati
lilli

il 30/11/2008 alle 16:58

In una qualunque poesia
l'alba di un qualunque giorno
non sarebbe stata detta più meravigliosamente.
Tuo lettore Y

il 26/02/2009 alle 11:57