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Pubblicata il 27/11/2008
Il pianto straziato
è dell'aurora la rugiada
e generazione intera imprigiona
colata di cemento,catrame,
granitica;
I sacerdoti
del consumistico rifiuto
le hanno strappato
il cuore
e fiaccate le meningi
con magiche pozioni;
impettiti guidano
processione di disadattati,
ipnosi d'un desiderio
che secca le viscere.
Eserciti di farfalle
guidan la rivolta,
leggiadre copron
ammassi di rifiuti,
non arrese ancora
ma ormai dimentiche
del profumo del giglio.
Surrogato
di feliità preconfezionata
invade le citta' e i villaggi,
dagli schermi erutta
appiccicoso il delirio.
Ognuno estrae
il suo capro espiatorio,
sacrificio
al terrore
e all'ignoranza.
Utopica appare la pretesa
di far volare l'animo,
corrotto da cupidigia
ed egoismo;
i semi migliori
soli sopportano
stoici
il rigido inverno,
pochi quelli che sbocciano
nella melma,infecondi,
arida periferia
di tetre metropoli.
Nessuno si auspica
un paradiso noioso
ma che ognuno almeno
possa segliere il lampo
su cui bruciare,
inerte alle prediche
dei mastiatori di anime
che sconci sodomizzano
il mondo.
Gli ultimi secondi
per strappare al pifferaio
il suo gingillo,
scampando al baratro
per una manciata
di millimetri
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Jul

Rende la tensione della spettrale visione contemporanea.
Jul

il 30/11/2008 alle 16:18