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Pubblicata il 26/11/2008
UN POSTO AL SOLE



La luna brilla in cielo, canta il coyote
nell’Arizona fresca e la pianura
sotto le stelle prende le sue note
il vate che immortala la natura,

a destra un canguro è tutto solo,
nemmeno l’ombra gli fa compagnia
mentre un rapace prende il volo
il serpente va per la sua via.

Il poeta non trova parole
per descrivere tutta la bellezza
ha trovato il "suo posto al sole"
cantando in "totale ebbrezza"



Vito Bologna
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Come Vincenzo, anch'io mi sono posta la stesso interrogativo riguardo il Canguo in Arizona..
ho guardato in rete..ho trovato questa spiegazione
che riporto interamente..sicuramente tu ci dirai..

*- Nelle zone desertiche del Nord America vivono animali dal nome doppio: i ratti canguro. Sono eleganti roditori dalla lucida pelliccia color cannella, un po' strani per quelle loro zampe posteriori insolitamente sviluppate con le quali si spostano saltando, come i canguri. Molti certamente li ricordano tra i protagonisti del famoso film di Walt Disney "Il deserto che vive". Da anni Jan Randall, un etologo dell' universita' di San Francisco, studia le abitudini di vita delle popolazioni di ratti canguro nel deserto dell' Arizona, rivelando aspetti del loro comportamento. Ma prima racconto un po' della loro vita e del loro mondo. Ampie tasche guanciali Notte nel deserto: col buio, guardinghi, i ratti canguro sbucano dalla loro tana e a balzi si muovono alla ricerca di semi, il loro cibo preferito. Li raccolgono con le corte zampe anteriori e li accumulano nelle ampie tasche guanciali. Fatto il pieno tornano al loro rifugio a scaricare il bottino. La tana e' scavata nel terreno ed e' complicata da gallerie sotterranee, spesso frutto del lavoro di piu' generazioni. In zone ad alta densita' , dove le case di famiglia formano sotterranee citta' , gli scavi rendono il terreno cedevole e possono essere causa di danni alle zampe di cavalli, pecore o altro bestiame. La tana e' il loro "territorio trofico riproduttivo". In quanto territorio e' area da difendere, si dice trofico perche' deposito di cibo, riproduttivo perche' sito dove viene allevata la prole. Ed e' proprio nell' ambito del comportamento di difesa del territorio che Randall ha fatto la scoperta piu' straordinaria (resa nota recentemente su Animal Behaviour). Nei ratti canguro il possesso e l' occupazione di un rifugio vengono segnalati ai conspecifici con una rapida sequenza di battiti delle zampe posteriori, un po' come fanno, per intenderci, i conigli. Tale tambureggiamento e' un efficace deterrente acustico nei confronti di invasori, frequenti soprattutto nei casi di crisi degli alloggi. Ma c' e' di piu' , a proposito di questo sotterraneo rullo di tamburo. Ogni individuo ha un suo stile differente da quello di qualunque altro per la sequenza dei battiti e per il ritmo. E un segnale individuale, una firma che rimane inalterata per tutta la vita. E quello che rende piu' affascinante questo sistema di comunicazione "da batteristi" e' il fatto che consente di dosare le energie da spendere nella difesa del territorio. Torniamo, per capire, nel deserto di notte, proprio in una di quelle zone dove i ratti canguro sono piu' numerosi. Un individuo nel proprio rifugio ha la possibilita' di sentire ripetutamente il tambureggiare delle zampe dei possessori dei territori vicini. I confinanti percio' , senza vedersi, si conoscono e si riconoscono l' un l' altro sulla base di queste acustiche firme. Un tambureggiamento sconosciuto e' invece una vera minaccia. Si tratta certamente di un estraneo, arrivato da lontano, un vero nemico, forse in cerca di spazi da occupare, contro il quale reagire aggressivamente. Il vicino che tambureggia nei dintorni invia un segnale noto, familiare. Mette si' in allerta, ma non e' necessario esporsi e ingaggiare una disputa territoriale. Non e' un nemico vero, ma "un caro nemico", bella espressione (un ossimoro) che descrive questo affascinante fenomeno del comportamento animale. Un pesce della Florida Anche se il caso del ratto canguro e' l' unico conosciuto (finora) in cui la firma che consente la discriminazione tra nemici viene emessa con il "metodo del batterista", il fenomeno del "caro nemico" e' stato rilevato in varie specie di uccelli, mammiferi e perfino in un pesce. Si tratta di Pomacentrus partitus, vivente lungo la barriera corallina della Florida meridionale. I singoli pesci emettono dei suoni (cirp) leggermente diversi da individuo a individuo, e pertanto riconoscibili. E stato cosi' possibile, ritrasmettendo suoni precedentemente registrati (il metodo del playback), dimostrare che quelli degli estranei sono piu' efficaci, nel provocare risposte aggressive, che non quelli dei vicini territoriali.*

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Carmen






il 27/11/2008 alle 19:23

Canguro in Arizona...

il 27/11/2008 alle 19:24

il poeta non ha bisogno che gli animali siano nel luogo da lui descritto/citato, li porta lui direttamente.

da quando Vito ha composto questa poesia i canguri stanno emigrando verso l'arizona

cordiali saluti

il 28/11/2008 alle 14:21

A parte il fatto che non so dove si trova l`arizona,e cos`e` un canguro personalmnte e un poblema che mi pongo, io scrivo, cio che esce,un posto al sole lo scritta mentre mi trovavo da barnes & noble,e quardavo in giro, mi e stato detto di scrivere cio che sento e lasciare ad`altri mettere i punti e virgole tanto all`ignorante tutto e ammesso,
Grazie per i vostri commenti sbagliando imparo,V.B.

il 28/11/2008 alle 19:52

leggo solo ora questo dibattito interessante e plaudo a quanto ha scritto sollazzo e summertime...il poeta vede con glio occhi del cuore canguri zampettare in Arizonaa anzichè in Australia..bè cosa c'è di strano, e bella anche la risposta semplice e disarmante di Alcamese...un caro saluto a tutti gli amici...
anna

il 29/11/2008 alle 05:54

Piaciuta , adoro gli animali

il 22/12/2008 alle 21:26