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Pubblicata il 25/11/2008
- II -
Tra il sonno e l'alba costruisci un arco che si è tinto

del rosso delle fontane dubbiose della notte.



Tra me e l'altra passi sgocciolando il tempo

che ci accomuna alle stelle, per altre rive ti scorri

sbiancando, corroso dalla lontananza.



Mi esisti nudo.



Scomparirti, io

posso

in queste trame dilatate dalla nebbia di violacciocca.

Morta

alle tue mani confuse, scivolarti via dalla bocca

tu

pronto, per amore, a cambiare frasi, lingua

e anche pantaloni.



Tra il sonno e l'alba costruisci un arco che si è tinto

dello stupore rosso degli abbandoni.
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Spesso le apparenze ci portano a strazianti conclusioni.
E' nel poetare certe emozioni,con talento e dolcezza, la difficoltà nell'esprimere la propria amarezza....bellissima , cara Lunetta.
Un grrrrrrrande ciao
Cesare

il 25/11/2008 alle 15:52
Jul

Tristemente cinica con tutto l'amore di una donna come te.
Abbraccio, Giulia

il 25/11/2008 alle 21:04

sai una volta ho scritto un verso che suonava più o meno così: sgocciolando i giorni e i mesi con i cicli delle lune. anche il tuo di tempo sgocciola...è liquido come la linfa che scorre nella tua poesia. bella.

il 26/11/2008 alle 10:01

scusa del ritardo, ne approfitto oltre che per ringraziarti per farti gli auguri di un anno di serenità e pace

il 09/01/2009 alle 21:39

a volte essere cinici è solo saper guardare dritto in faccia la realtà
bacioni

il 09/01/2009 alle 21:39

bellissimo il tuo commento e la tua comprensione Cesare caro
un grande abbraccio

il 09/01/2009 alle 21:40