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Pubblicata il 24/11/2008
E’ questo forse il prezzo di una bugia
regalata ad un ragazzo per estetica,
quando nella fantasia la comparsa si chiamava razionalità,
quando un utopia bastava per creare favole,
quando un sorriso di gusto era indispensabile.
Ed ora che quel ragazzo è chiamato uomo
è il desiderio l’attore sfuggente
di una commedia calcolabile.
E l’incassare, è la verità senza costume
nel recitare un ruolo sgradito
per un attore da quattro soldi che ha una sola espressione.
Esordì quando il pubblico ,preso,
dava ritorno al suo estro incosciente.
Lasciò la scena quando si accorse
di aver fatto dell’improvvisare gradito
un mistero da sbirciare anzitempo
tanto da arrivare a cambiarne il senso.
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letta la poesia alla luna, sono tornata aleggerti in questa, in effetti è più discorsiva che lirica ma ha piacevoli espressioni
ti sorrido

il 25/11/2008 alle 08:30

ho già letto due dei tuoi commenti e già è un onore...in più un sorriso, sembra quasi che tu mi conosca. Come me contempli la Luna e mi doni un tuo sorriso, che è prezioso più di ogni altro gesto...grazie di nuovo

il 29/11/2008 alle 20:02

apprezzo i tuoi commenti, ma per me questa èpoesia...alla fine è poesia ciò che un poeta ritiene poesia
però mi piaciono i tui commenti...grazie del consiglio

il 29/11/2008 alle 20:04
Yo

mi colpisce molto il verso: "è il desiderio l'attore sfuggente di una commedia calcolabile". Mi affascina, ma non sono d'accordo...se lasciamo il deisderio recitare come primo attore, la commedia non è calcolabile, non trovi?
Piaciuta, smack
Yo

il 29/11/2008 alle 21:19

sono d'accordo...infatti è una poesia autocritica di un cattivo momento...anche a me non piace aver pensato quella frase, generalmente la penso come te infatti "attore sgradito". Ormai cogli ogni virgola, forse cominciamo a conoscerci veramente...un bacio.

il 30/11/2008 alle 17:12