Riconosco che la parola talvolta risulta forzata, ma se per incidente di percorso o volontà insopprimibile di usare tale attributo sfugga non ti infastidisca. Penso che "silente" è proprio ciò di cui il nostro animo ha bisogno, in questo tempo malato di una cozzaglia di rumori che reputa musica, facendo dell'estetica un concetto di esasperata soggettività. La bellezza, prima che soggettiva è oggettiva.
Agostino.
Sa...non ricordo, sul serio, d'averlo mai usato...
Vado a controllare!
Saluti.
Luca