Leggendo la poesia mi lascio convincere che di mistico stai parlando.
Poi leggo la categoria "Il serpente e la mela" e rimango confuso.
Che sia arrivata per me la demenza senile?
:-))
Un grrrrrrrrrande ciao
Cesare
che amalgama di sacro e profano questo Dio.ma un Dio terreno e vicino.
ciao
lilli
mi piace il ritmo ,guardo il tuo verso ,ne porto rispetto sopratutto per quel pianto ,un abbraccio cate
Un dio umano, ciclista, che ha anche paura di scoprirsi... dall'altra parte una donna, capace di riconoscerlo anche tinto di pece nera, e le cui lacrime superano il temporale divino...
beh... davvero forte e provocante...
brava Giulia
Fabio Zac
Grazie Vincenzo, a volte non è importante capire ma sentire.
Un abbraccio, Giulia
Credo che la tua lirica prenda origine da un piano evocativo fortemente intimistico e che alla fine raggiunga quello universale.
Commovente quel superamento della pioggia espresso nella chiusa.
Un abbraccione
mati
MioDio!
Che triste!!!
quasi a togliere ogni possibile consolazione.
Un abbraccio J
smack
liz
io credo che pianto e pioggia si amalgamarono e che forse in lontananza si aprì anche un arcobaleno...-sempre la solita infaticabile ottimista?-
abbraccio stretto
La trovo bella e non è affatto strana, come qualcuno dei tuoi lettori ha affermato. Dio, il Caso, insomma una forza superiore, acconsente ai nostri desideri e... ne paghiamo le conseguenze. Molto realismo reso poeticamente. Ciao. Marina
l'arcobaleno è andato ma la mia cara ladylunaa l'ho ritrovata.
Un abbraccio forte, Giulia
Geniale, questa tua, colpisce al cuore poi il pianto finale...
Veramente bella!
Un abbraccio
Ax
Una poesia che ha una sua metafora la lotta tra il bene e il male! Molto apprezzata! Brava Giulia.
Un abbraccio.Dora
Non si tratta del bene e del male bensì dell'istinto e la ragione.
Un abbraccio, Giulia
Che meraviglia di pianto , sa di vita ogni goccia !
Grande Giulia, quale omaggio all'uomo e a Dio,
quand'anche nella tristezza .....!
bacio
Elena