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Jul
Pubblicata il 16/11/2008
Quel giorno,
lei chiese a Dio
il peccato di vederlo.
Fu esaudita.
Lui le passò dinanzi
pedalando in bicicletta,
beretto con visiera
per l'imminente pioggia
e la paura di scoprirsi.
Ma lei lo avrebbe riconosciuto
tra un milione di persone
anche tinto di pece nera.
Poi arrivò il temporale,
ma il suo pianto dirotto
superò la pioggia.
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Leggendo la poesia mi lascio convincere che di mistico stai parlando.
Poi leggo la categoria "Il serpente e la mela" e rimango confuso.
Che sia arrivata per me la demenza senile?
:-))
Un grrrrrrrrrande ciao
Cesare

il 16/11/2008 alle 09:38

che amalgama di sacro e profano questo Dio.ma un Dio terreno e vicino.
ciao
lilli

il 16/11/2008 alle 09:46

mi piace il ritmo ,guardo il tuo verso ,ne porto rispetto sopratutto per quel pianto ,un abbraccio cate

il 16/11/2008 alle 11:08

Un dio umano, ciclista, che ha anche paura di scoprirsi... dall'altra parte una donna, capace di riconoscerlo anche tinto di pece nera, e le cui lacrime superano il temporale divino...
beh... davvero forte e provocante...
brava Giulia
Fabio Zac

il 16/11/2008 alle 13:22
Jul

Un grrrrrrande abbrrrraccio,Giulia.

il 16/11/2008 alle 19:14
Jul

Ciao, Jul

il 16/11/2008 alle 19:14
Jul

Un abbraccio a te cate, giulia

il 16/11/2008 alle 19:15
Jul

Ciao Fabio Zac,
Giullia

il 16/11/2008 alle 19:16
Jul

Un abbraccio a te Alessandra.
Giulia

il 16/11/2008 alle 19:17
Jul

Grazie Vincenzo, a volte non è importante capire ma sentire.
Un abbraccio, Giulia

il 16/11/2008 alle 19:18

Credo che la tua lirica prenda origine da un piano evocativo fortemente intimistico e che alla fine raggiunga quello universale.
Commovente quel superamento della pioggia espresso nella chiusa.
Un abbraccione
mati

il 17/11/2008 alle 00:25

MioDio!
Che triste!!!
quasi a togliere ogni possibile consolazione.

Un abbraccio J
smack
liz

il 17/11/2008 alle 10:14

io credo che pianto e pioggia si amalgamarono e che forse in lontananza si aprì anche un arcobaleno...-sempre la solita infaticabile ottimista?-

abbraccio stretto

il 17/11/2008 alle 11:13

La trovo bella e non è affatto strana, come qualcuno dei tuoi lettori ha affermato. Dio, il Caso, insomma una forza superiore, acconsente ai nostri desideri e... ne paghiamo le conseguenze. Molto realismo reso poeticamente. Ciao. Marina

il 17/11/2008 alle 15:44
Jul

Si mati, un momento unico...
Un abbraccio, Giulia

il 17/11/2008 alle 20:34
Jul

Un abbraccio e smack cara liz,
jul

il 17/11/2008 alle 20:34
Jul

l'arcobaleno è andato ma la mia cara ladylunaa l'ho ritrovata.
Un abbraccio forte, Giulia

il 17/11/2008 alle 20:36
Jul

E' proprio così Marina, un abbraccio,
Giulia

il 17/11/2008 alle 20:37

Molto bella e ispirata. Bella l'idea del pianto dirotto..

il 25/11/2008 alle 19:35
Jul

Ciao, Jul

il 25/11/2008 alle 20:45

Geniale, questa tua, colpisce al cuore poi il pianto finale...
Veramente bella!
Un abbraccio
Ax

il 16/12/2008 alle 21:35

pedala pedala pedala
Buon Natale

il 16/12/2008 alle 21:54
Jul

Un abbraccio a te,
Giulia

il 17/12/2008 alle 17:30
Jul

Già,già,già.
J.

il 17/12/2008 alle 17:30

Una poesia che ha una sua metafora la lotta tra il bene e il male! Molto apprezzata! Brava Giulia.
Un abbraccio.Dora

il 20/12/2008 alle 10:50
Jul

Non si tratta del bene e del male bensì dell'istinto e la ragione.
Un abbraccio, Giulia

il 20/12/2008 alle 12:25

Che meraviglia di pianto , sa di vita ogni goccia !
Grande Giulia, quale omaggio all'uomo e a Dio,
quand'anche nella tristezza .....!
bacio
Elena

il 22/12/2008 alle 04:45
Jul

Un bacio forte a te Elena.
Giulia

il 22/12/2008 alle 18:36