davvero commovente questa tua poesia che pare più un pianto di nostalgia..ciau, Vitu Brogna.
Vito, ti vedo online, ho letto il commento di questo fantomatico Baronerosso. ma è un illustre sconosciuto, non è uno di noi, della famiglia di poetichouse, voglio rassicurarti che qui sei il benvenuto..questo baronerosso non lo conosce nessuno. tornerà presto da dove è venuto. qui si sta bene, continua a scrivere. ti abbraccio.anna
il barone,quardandosi alla specchio,ha scritto la stronzata del giorno,bravo Barone,
ciao Dolce MUSA ti vedo,,
il Barone sara`un deficente in cerca di pubblicita` e anche ignorante illetterato, se sapeva leggere capiva che sono in USA dal 1969 e mai ritornato,
Cresce la voglia di raccontare ed intanto si addensa nel tuo cuore un flusso fortemente nostalgico, difficile da allontanare.
Ti mando un caro saluto dalla Sicilia
mati
La gente cambia, il benessere ha cambiato le persone e il paesaggio, troppo cemento e cose belle, ma poco sentimento nell'animo, ognuno pensa a se stesso.
La gente corre scappa via, non ha piu' voglia di parlare , sembrano muti anche se voce hanno. Ci si sfoga sul pc.
Ti traduco una poesia che ho scritto col mio dialetto.
Una volta nelle case ,c'era il fienile una stalla e un cane , non sono bugie quelle che dico!
La gente si voleva bene e si aiutava ad andare a fare il fieno.
Ora hanno restaurato e tutto e' cambiato.Metton le bottiglie piene di acqua fuori dalle case, cosi i poveri cani, non possono piu' pisciare.
La gente e' impazzita e ognuno se la mena a modo suo.