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Pubblicata il 12/11/2008
PREGHIERA D’EMIGRANTE



le campane suonano L’Ave Maria,
la contadina torna dalla fontana,
c’è chi prega e cena in compagnia,
solo e chi la patria a lontana.


Sul balcone di un condominio
guarda all’orizzonte l’emigrato,
chiudendo gli occhi, rifà il cammino
dal giorno che il paese ha lasciato.


La nave era pronta per salpare
i gabbiani volavano vicino,
trenta persone lì a salutare,
chi solo va per il suo cammino.


Quindici giorni di alto mare,
giorno e notte a fare dei piani,
fare un pò di soldi e poi tornare
nella terra amata dai paesani.


Di giorni ne passarono e pure anni
son più di cinquanta primavere
trascorsi in tre stati americani
fra tante lagrime e tante preghiere.


Ora ha i capelli bianchi l’emigrato,
e sogna ad occhi aperti di tornare,
ma anche questo sogno è sfumato
e non gli resta solo che pregare.

Prega che almeno dopo morto,
le sue ceneri siano portate
dentro un baule, in quel porto
che diete vita al povero emigrante.

di: Vito Bologna
ps
Ritornai dopo tre anni,nel 1969,
Trovai solo delusione,amarezze,tradimenti,gli amici che avevo lasciato avevavo altre amicizie,e poco tempo per me,la mia ex si era sposata,(dopo avermi giurato che aspettava ) Si ritrovai l`albero con incisi 2 cuori, ma non c`era la mano a tenere la mia,una mattina mi alzai presto, e ho rivisto i netturbini,gli regalai un dollaro d`argento,mi ringraziarono e continuarono a pulire il corso 6 aprile,Sai era meglio se non ritornavo.Il primo ricordo era un sogno,sognare di far fortuna e tornare a vivere,ma come si puo` vivere in un Paese che non riconosci piu` ?
Grazie per la visita,mi hanno detto,e mi sentii traniero dentro la casa che ero nato,

Bon giornu Arcamu me, strincimi forti
abbrazzalu stu corpu furasteru
e siddu `nta stu cori veni la morti
orvica st`ossa me, dunni nasceru

Vitu Brogna ( L`ARCAMISI )


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davvero commovente questa tua poesia che pare più un pianto di nostalgia..ciau, Vitu Brogna.

il 13/11/2008 alle 06:45

non badarci, non lasciarti scoraggiare, ciao,anna

il 13/11/2008 alle 11:18

Vito, ti vedo online, ho letto il commento di questo fantomatico Baronerosso. ma è un illustre sconosciuto, non è uno di noi, della famiglia di poetichouse, voglio rassicurarti che qui sei il benvenuto..questo baronerosso non lo conosce nessuno. tornerà presto da dove è venuto. qui si sta bene, continua a scrivere. ti abbraccio.anna

il 13/11/2008 alle 11:41

il barone,quardandosi alla specchio,ha scritto la stronzata del giorno,bravo Barone,

il 13/11/2008 alle 11:43

ciao Dolce MUSA ti vedo,,
il Barone sara`un deficente in cerca di pubblicita` e anche ignorante illetterato, se sapeva leggere capiva che sono in USA dal 1969 e mai ritornato,

il 13/11/2008 alle 11:49

Cresce la voglia di raccontare ed intanto si addensa nel tuo cuore un flusso fortemente nostalgico, difficile da allontanare.
Ti mando un caro saluto dalla Sicilia
mati

il 15/11/2008 alle 23:28

un grazie e un cordiale saluto dagli USA

il 16/11/2008 alle 06:07

La gente cambia, il benessere ha cambiato le persone e il paesaggio, troppo cemento e cose belle, ma poco sentimento nell'animo, ognuno pensa a se stesso.
La gente corre scappa via, non ha piu' voglia di parlare , sembrano muti anche se voce hanno. Ci si sfoga sul pc.
Ti traduco una poesia che ho scritto col mio dialetto.
Una volta nelle case ,c'era il fienile una stalla e un cane , non sono bugie quelle che dico!
La gente si voleva bene e si aiutava ad andare a fare il fieno.
Ora hanno restaurato e tutto e' cambiato.Metton le bottiglie piene di acqua fuori dalle case, cosi i poveri cani, non possono piu' pisciare.
La gente e' impazzita e ognuno se la mena a modo suo.

il 22/12/2008 alle 21:48