PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/11/2008
Da quanto tempo te ne stai
sul davanzale del monte
come un vecchio eremita
nessuno me lo sa spiegare.

Le tue radici sembrano tentacoli
attorcigliati ai fianchi della terra
per non scivolare nel fondovalle
quando gli elementi s’infuriano.

Forse è per questo che in te
trovo la tenacia necessaria
d’affrontare le voci avverse
di un baratro che mi brama.

SabyGRIZZLY 2008
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Jul

Resisti Cesare, resisti, il baratro non ti avrà ancora per molto tempo.
Un bacione, Giulia

il 12/11/2008 alle 21:29

è necessario trovare l'appiglio che resista a tutte le intemperie della vita.
Auguri a te... e a tutti noi...
Un abbraccio
Axel

il 12/11/2008 alle 21:56

E di riflesso io la trovo in te, Papyno
Quindi come in cordata, il primo e l'ultimo sono fondamentali, per nn franare rovinosamente a valle...

Smack
liz

il 13/11/2008 alle 11:12

Finchè l'ultima unghia non sarà spezzata..resisterò.
:-)))
Un grrrrrrrrande abbraccio
Cesare

il 13/11/2008 alle 14:08

Radici che si rafforzano, giorno dopo giorno, noostante la continua pioggia che tutti colpisce.
Grazie Ax
Un grrrrrrrande ciao
Cesare

il 13/11/2008 alle 14:12

Cercherò di non franare e travolgere i compagni di cordata o le parole risuonerebbero come tamburi di morte...oh signur...che tetro!!
:-))))))))))))))))))
Un grrrrrrrande abbraccio
PapyOrso

il 13/11/2008 alle 14:14

è ancora presto Cesare ,prova a pensarci tra 30/40 anni,un salutone

il 13/11/2008 alle 16:09

E' per questo che ho fatto un accordo con il castagno in cima al monte :-))
Un grrrrrande ciao
Cesare

il 13/11/2008 alle 19:49

bella cesare ,è vero ,anche nel limite c'è sempre un margine ,sta li la differenza ,un grandeeeeeeeeee abbraccio ,cate

il 13/11/2008 alle 20:53

Grazie carissima nell'aver intuito il messaggio intrenseco e ciò ti fa meritevole del mio grrrrrrrrrrrrrrande abbraccio
Cesare

il 13/11/2008 alle 21:20

Mentre percepisci la forza degli elementi naturali e te ne appropri per reagire alle violente folate della vita, mi fai andare col pensiero al misterioso rapporto tra il finito e l’infinito.
Un abbraccio
mati

il 13/11/2008 alle 22:45

il baratro della mente è il solo in cui il poeta può sprofondare, ma le tue radici stanno in cielo, non si potranno sfaldare!
buen dia orso-cometa
Lunetta

il 14/11/2008 alle 07:31

I tuoi commenti sono sempre fonte di riflessione e lì trovi il sottile confine che divide finito e infinito.
Grazie Mati
Un grrrrrande ciao
Cesare

il 14/11/2008 alle 09:12

Quanto sia felice di ritrovarti qui non posso mostrartelo a parole, ma "nelle radici del mio cielo" sì.
Un grrrrrrrrrrrrrrrande abbraccio
Cesare

il 14/11/2008 alle 09:15