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Pubblicata il 10/11/2008
hai presente jonathan chi sono dopo tanto tempo
identico come m'immaginavo sei rimasto,
riconoscerei tra miliardi quel cipiglio,
tu sotto coltri la memoria scavi
una riga
decisa e netta
tra un cigliod'argento e l'altro
un pensieroche entra ed esce senza pace
occhio semichiuso nel dubbio, non mi riconosci, pazienza
tu per me sempre lo stesso,
io ho cambiato aspetto
il color delle chiome,
hai presente chi sono
domando
illusa che il timbro ti sciolga,
il labbro s'afferra in un morso ,io che non ho mai scordato
fisso il volto scarno, quel ricordo, il dolore del distacco,
tu scuoti il capo,
gabbiano osserva
non volo più d'allora ti dico
hai un sussulto,
come per magia
tolgli il velo al tempo
ti freni emozionato
ma gli occhi brillano sciolgono alfin
quel cerchio di nebbia
riesplode
il verbo
automaticamente t'illumina il sorriso
la fossetta che adoro
si fa profonda
sfiorandomi
solo un dito
sussurri roco
ti ho riportato amore
metà del cuore , l'ho tenuto al caldo,
intatta la voglia del cielo immenso,
su sali a bordo, adesso ti ho ritrovato
ho ancora le mie ali forti per sostenerti,
non è mai tardi ariele per riprendere il viaggio.
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Mii sono persa nella lettura di questo piacevolissimo scritto dedicato a jonatathan.
Non lo conosco ma senz'altro è persona speciale se ti ha ispirato questa bella lirica.
Un amichevole saluto .....GABRIELA.

il 10/11/2008 alle 10:03

è proprio una persona speciale ,ciao e buona giornata a te ,cate

il 18/11/2008 alle 09:14

un nome fantastico che diventa simbolo ,ma preso come esmpio e focopia in un essere ,ciao signor vincenzo ,cate

il 18/11/2008 alle 09:16