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Pubblicata il 10/11/2008
Nelle ciglia di vetro
che si abbassano pesanti
su nere iridi di occhi stanchi
si svela una lacrima
che, come goccia di rugiada
scivola sulla foglia,
così solca la guancia
senza fermarsi.

Velato il mondo
come dentro una nebbia fitta
che, traslucido manto,
riconosce le ombre
e cela le verità,
che scivola lontano
dietro le stelle
nelle maglie lasse del tempo
che si sbrogliano da sole
come lana dai ferri caduti.

Il miagolio di un gatto,
verso senza corpo
nel buio della notte,
spezza il silenzio
in mille schegge scure
che vanno a lambire
le acque del cuore:
argentei laghi
macchiati di pece.

Laghi che si ghiacciano
sotto le lame delle parole
che spandono sangue
che dilaga nella mente
come una cascata
che ne delimita i confini
distruggendo gli argini.
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veramente bella,resto stupito che non abbia avuto commenti,un saluto

il 10/11/2008 alle 14:15

grazie :-D

il 11/11/2008 alle 17:48