È un verseggiare vivo, sofferto, palpitante.
Lo conduci in maniera quasi viscerale, con la disponibiltà a mettere a nudo il pensiero e il cuore.
Un caro saluto
mati
In effetti questi veri sono particolarmente sofferti frutto di innumerevoli stesure di cui nessuna mi pareva rendesse merito all'idea primordia.. resterà un incompiuta..
Grazie come sempre per la lettura
Sergio
L'altalena dell'equilibrio non è un raggiugimento. ma una condanna quasi una colpa da espiare, meglio sarebbe che la vita pendesse da una o dall'altra parte con risoluto cinismo magari, ma quello sarebbe il punto in cui con il compasso deei sentimenti tacciare una nuova rotta..
Io sento che tu leggi con altro che con gli occhi,
grazie
Sergio
Preziose riflessioni che slanciano il pensiero nei meandri del possibile a metà fra speranza e rassegnazone allo status quo...
Tra le molte, mi tocca questa immagine: "il rossetto del poter essere"...
Un abbraccio!
Axel
Proprio li a metà strada tra la speranza e la rassegnazione stà il disincanto.
Grazie per aver lasciato un segno
sergio