terribile quello che racconti, spero che sia solo finzione poetica, estremamente convincente...
in caso contrario ti consiglio qualche lettura di Zen...
Un caro saluto!
Ax
davvero sconvolgente e ..non credo che sia finzione poetica, io non credo che qualcosa che non ci tocchi da vicino si possa descrivere con tanta ricchezza di particolari, con tanta rassegnata disperazione...
Guai a rassegnarsi! Guai ad appendere la cetra della speranza! Semmai è vero che il male ha le gambe corte. Il principe di questo mondo è un cane rabbioso legato ad una catena, agisce finché glielo permettiamo. E' diffcile riemergere, certo, specie quando abbiamo toccato il fondo del barile, ma dobbiamo avere il coraggio dicambiare e chiedere luce ai nostri passi.
Caro poeta la mia supplica per te, perché tu vinca questo momento.
Agostino, frate.
Io non sono nessuno per giudicare la tua poesia e nemmeno il tuo stato d'animo.
Però... porca puttana, era un sacco che non leggevo una cosa scritta così bene!