PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/11/2008
Se ci fosse l'isola che non c'è
sarei la sua croce, la sua corona di spine.
Nel cielo dell'eterna gaffe
sarei complice e tormenta.
Sarei sabbia di arido deserto
compagnia eternamente perduta
notte gelida e giorno infuocato
della mia infinita storia.
Sorriderei ai giovani amanti di Prevert
contro le porte della loro notte
virando seppia questo volare eterno
ad una coppa di vino...
...barricato rioja per l'occasione
che neanche la nebbia entri qui
ti supplicherei infine, abbracciare
per me Juan Ramon.
Sono io che posso scegliere, quindi scelgo.
Senza sfiorare le emozioni improvvise
malinconie che posano piane
nell'intimo nemico del mio cuore.
Il parente povero della luce
il capriccioso e l'orgoglioso
o tu che stai qui a sfiorarmi
o del fornaio sorridente.
Ecco, se ci fosse l'isola che non c'è
il cane potrebbe spulciarsi
io che scrivo poesie
tu che sorridi e parli di Dio.
Resterebbe solo amore o morte
passare una volta solo
lasciare il segno a chi rimane
e la vita, sempre al punto di partenza.
Il sole, grande stufa di butano
ha una ferita sulla mano
e questa mattina, sull'isola che non c'è
poso la penna sul foglio dove scrivo...
...assoldo le mie straordinarie città
chiudo gli occhi, percorro le piazze
le vie più belle e alle fontane più magiche
di tutta la vita, immergo le mani
...nell'acqua blu.
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