PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/11/2008
22 novembre 1966

Lasciai gli amici, tante cose belle

il monte, la spiaggia, il bel mare

lasciai mia madre, le mie sorelle

in cerca di fortuna volli andare.



Quand’ero, pronto per partire

una cosa giurai sul mio onore.

"La mia vita qui voglio finire

nella mia terra, dove c’è amore



e qui un dì lontano voglio morire."

Ma se quel dì io sarò lontano

la mia salma qui fate venire

è il mio volo, cullatelo piano.



Vi prego, non tramutate le mie ossa

lasciatemi riposare nel sonno eterno

lasciate che la mia anima possa

riposare in pace, anche all’inferno.



A Voi amici prego, non piangete

e voi Sorelle, non vestite in nero

io, nessuno ero, e voi sapete,

cenere fui e diventerò com’ero.



Con la mia morte non voglio dar dolore

a chi nella vita mi volle bene

a chi mi volle male, chiedo un favore

di consolare chi per me sta in pene.



Non voglio gente triste, non cerco lutto

e se un ricordo mio ha qualcuno

vi prego Gente, distruggete tutto

voglio essere com’ero, "NESSUNO"



di: Vito Bologna
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il desiderio più prepotente di ogni emigrante è quello di ritornare a riposare nella terra d'origine e tu, questo desiderio lo hai espresso con accenti commoventi e semplici nel loro dettato...bravo Vito..anche io ho scritto un testamento poetico, lo posterò proprio per te e per i nuovi fruitori di questo bel sito dove vige la concordia e la buona educazione. cari saluti, anna

il 04/11/2008 alle 17:22

brava Musa fatti leggere

il 04/11/2008 alle 18:27

caro amico dolenti o nolenti saremo sempre qualcuno per qualcuno,bella la tua poesia,un saluto affettuoso

il 04/11/2008 alle 19:12

Nell`augurarLe un mondo di bene
la ringrazio per la visita

il 04/11/2008 alle 20:45

Non sei per niente nessuno, hai dato il tuo lavoro, e a noi di poetic house ci regali le tue poesie, quindi sei qualcuno,dopo la morte si vedra'.
Quella caro Vito arriva senza darci l'avviso.
Quella tocca a tutti. Un abbraccio




il 26/12/2008 alle 12:22